La Giornata dei Diritti dei Bambini, celebrata ogni 20 novembre, è un evento internazionale che si concentra sulla salvaguardia e la promozione dei diritti fondamentali dei più giovani in tutto il mondo. Questa significativa giornata è stata istituita per commemorare l’approvazione della “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e l’adolescenza” da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1989. Questa convenzione, un trattato internazionale, riconosce ai bambini una serie di diritti imprescindibili, tra cui l’accesso all’istruzione, alla salute, alla protezione da ogni forma di violenza, e il diritto a una propria identità. L’obiettivo principale di questa convenzione è assicurare che tutti i bambini in tutto il mondo possano beneficiare di questi diritti e che siano protetti da qualsiasi forma di abuso, sfruttamento o discriminazione.
La Giornata dei Diritti dei Bambini a scuola: i 10 diritti fondamentali
A scuola, si possono elencare i 10 Diritti fondamentali dei Bambini, e discuterne con la classe. La profondità delle riflessioni dipenderanno dagli alunni che si hanno di fronte. Ricordate però che i bambini ci sanno sempre stupire, quindi illustrate i 10 diritti fondamentali e poi, in un Circle Time, lanciate qualche domanda stimolo e seguite il confronto e la discussione che ne emerge.
Di seguito, vi condivido la scheda che ho preparato per i miei alunni di classe terza con i 10 diritti fondamentali dei bambini, in modo che possano averla sempre sott’occhio nel momento della discussione. La scheda, così com’è o leggermente modificata, può essere proposta in ogni classe della scuola primaria.
Attenzione: se si vogliono svolgere le attività illustrate sotto, aspettate a consegnare la scheda agli alunni, in modo da non influenzare le loro rappresentazioni.
Qui trovi gli articoli della Convenzione
Giornata dei Diritti dei Bambini: rappresentazione in classe
Prendendo spunto dalla scheda qui sopra ma senza mostrarla ai bambini, la prima attività può essere quella di rappresentazione dei diritti dei bambini.
Ecco come si può svolgere questa attività:
- Circle Time: Lettura e confronto sulla scheda “I Diritti fondamentali dei Bambini” (senza mostrarla loro)
- Suddivisione dei bambini a coppie o a gruppi (a seconda della classe e delle abitudini di lavoro)
- Consegna della scheda qui sotto (una per gruppo), chiedendo loro di rappresentare ogni diritto con il disegno che secondo loro è più indicato per spiegare il diritto stesso.
- Condivisione di tutti i disegni proposti e riflessione.
- Consegna della scheda completa “I Diritti fondamentali dei Bambini”
Diritto all’istruzione: la scuola è aperta a tutti
Riporto sinteticamente l’attività che può essere proposta dalla prima alla quinta, con delle piccole modifiche:
- Circle Time: Confronto e riflessione a partire dalla lettura del diritto all’istruzione, con focus sulla frase “La scuola è aperta a tutti!”
- Piccolo travestimento: prepariamo sulla cattedra del materiale di facile consumo: cartoncini colorati, colla, tempere, colori, carta velina, carta crespa, nastrini, brillantini, bottoni, ecc… Ogni bambino sceglie il materiale che gli serve per realizzare un semplice travestimento: cappello, baffi, occhiali, ecc…
- Gioco: un bambino alla volta esce dall’aula, indossa il proprio travestimento e bussa ai compagni per chiedere di entrare. I bambini, bussando, possono aggiungere una frase tipo “Sono Carlo col cappello, posso entrare anche con quello?”, oppure “Sono Carlo con gli occhiali, posso entrare senza ali?” I compagni rispondono in coro “Sì, la scuola è aperta a tutti!“
- Riflessione conclusiva: spieghiamo ai bambini che purtroppo in Italia non è sempre stato così e raccontiamo loro dell’espulsione dalle scuole dei bambini ebrei con le leggi razziali del 1938. Per farli immedesimare nei bambini ebrei, possiamo far proseguire il gioco con qualche esempio di “No, non puoi entrare, non vogliamo bambini col capello…” Per arricchire la riflessione su questo tema, si può proporre la lettura del libro “Vietato agli elefanti“.
- Rendicontazione sul quaderno: i bambini di prima possono illustrare il gioco sul quaderno; i bambini delle classi successive, invece, possono scrivere un testo per spiegare il gioco, approfondire il diritto all’istruzione e allargare il discorso anche agli altri diritti.
Diritto all’istruzione: se non ci fosse la scuola
Anche quest’attività può essere proposta in tutte le classi personalizzandola:
- Predisporre un grande cartellone sul quale i bambini, a gruppi, si occuperanno del disegno di una scuola al centro e della coloritura della stessa
- Predisporre foglietti di carta da distribuire ai bambini
- Su ciascun foglietto, ogni bambino deve scrivere e fare un disegno di un motivo per cui sta bene a scuola (ogni bambino può richiedere quanti foglietti desidera, in base al numero di motivi che vuole rappresentare)
- Uno alla volta, ogni bambino può mimare la situazione che ha rappresentato sul foglietto e i compagni devono indovinare
- Leggere e condividere i pensieri di tutti i bambini, incollandoli in base all’argomento (amici e compagni, apprendimento di discipline, attività particolari…)
- Riflessione conclusiva: tutte le esperienze riportate sono fattibili proprio perchè c’è la scuola. Domanda provocatoria: “se non ci fosse la scuola, tutti i bambini potrebbero vivere queste esperienze allo stesso modo?”
- Rendicontazione sul quaderno: i bambini riproducono sul proprio quaderno quanto emerso dal cartellone, aggiungendo riflessioni personali sull’argomento.