Festa della donna: attività per bambini

L’8 marzo di ogni anno ricorre la Giornata internazionale dei diritti della donna (festa della donna) per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo.

Creare una Mimosa con la tecnica del Quilling

La tecnica del Quilling permette, arrotolando semplicemente strisce di carta, di creare riccioli, cerchi, forme geometriche. Questa tecnica molto bella e relativamente facile si può adattare alle varie fasce scolastiche. Infatti si può proporre già ai bambini più piccoli utilizzando solo le strisce da arrotolare tra le dita.

Con i bambini della primaria possiamo proporre delle attività sulla festa della donna leggermente più impegnative presentando loro anche gli strumenti utili per la lavorazione. La semplicità della materia prima, la carta, ci permette di ottenere risultati anche molto colorati.

Ho realizzato questa semplice mimosa per la festa della donna con la tecnica del Quilling con i bambini di classe seconda, ma può essere adattata e proposta in tutte le classi.

Materiale occorrente:

  • Cartoncino bianco
  • Strisce di carta gialle e verdi della larghezza di 5 mm, tagliate con la taglierina per carta
  • Colla vinavil

Ho mostrato ai bambini la mimosa che avevo preparato io come esempio, ognuno di loro poteva riprodurla simile o cambiarla a suo piacimento.

Le forme quilling da creare per realizzare la mimosa sono solo due:

  • Spirale allentata per i fiori: arrotola tutta la strisciolina di carta gialla, poi lasciala allentare. Ferma l’estremità della spirale con una goccia di colla vinilica;
  • Forma ad occhio o a mandorla per le foglie: formare una spirale allentata con le strisce verdi, incollare la parte finale della striscia e pizzicare simultaneamente due estremità con il pollice e l’indice di entrambe le mani, in modo da creare due punte simmetriche.

Piccole donne, grandi sogni: letture e discussioni

A scuola utilizzo solitamente quest’occasione per parlare delle imprese di grandi donne di cui si parla sempre troppo poco. I bambini sono sempre molto curiosi e, a seconda delle attività che svolgo in classe e dei discorsi emersi nelle varie lezioni con loro, scelgo tra quelli qui sotto il libro da leggere e utilizzare come spunto di riflessione e discussione. Sono tutti libri adatti a bambini a partire dai 6 anni.

La piccola Marie era nata in un Paese dove le bambine non potevano studiare. Ma lei voleva diventare una scienziata, così partì per la Francia. All’università di Parigi non c’erano professoresse, lei però riuscì a insegnare. A una donna non era mai stato dato un premio Nobel, ma lei non solo fu la prima a riceverlo, fu anche la prima persona in assoluto a ottenerne due. E, grazie alle sue incredibili scoperte, ancora oggi vengono curate molte gravi malattie.

Fin da bambina, Agnese sognava di fare la missionaria per potere aiutare le persone più povere del pianeta. Così, giovanissima, lasciò per sempre il suo Paese e la sua famiglia e partì per l’India, dove divenne suora con il nome di Madre Teresa. A Calcutta diede un tetto ai vagabondi, cibo agli affamati, affetto agli orfani, cure agli ammalati. E con il suo esempio insegnò a tutti che, con piccoli gesti e grande amore, chiunque può rendere il mondo un posto migliore.

Quando era piccola, Amelia allargava le braccia e immaginava che fossero ali, con cui volare in alto nel cielo sopra campagne e città. La prima volta che salì su un aereo pensò che non voleva più scendere. Ripeteva sempre che bisogna seguire i propri desideri, perché non si sa mai quanto ci porteranno lontano… Lei, seguendoli, fu la prima donna a volare sopra l’oceano Atlantico.

Ada era una bambina molto speciale, passava il tempo a costruire strane invenzioni e a giocare con i suoi migliori amici, i numeri. E crescendo, anche i numeri crebbero con lei: divennero sempre più grandi e complicati. Ma Ada continuò a capirli e ad amarli come pochi altri al mondo. E grazie a loro inventò un linguaggio speciale per comunicare con le macchine: era diventata la prima informatica della storia, un secolo prima dell’invenzione del computer.

La piccola Rosa si chiedeva continuamente quale differenza ci fosse tra bianchi e neri: perché mai qualche adulto aveva deciso che dovevano frequentare scuole diverse, usare bagni diversi e sedere sull’autobus in posti diversi? Per lei tutti erano uguali, e perciò ogni distinzione non aveva senso! Fu così che da grande decise di cambiare queste assurde regole e lottare perché ogni persona fosse trattata allo stesso modo, a prescindere dal colore della sua pelle.

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