Giornata della memoria: libri per bambini e ragazzi sulla Shoah

La giornata della memoria include in sé un tema molto doloroso e non facile da spiegare ai bambini. Ci viene in aiuto in questo senso la letteratura, con una vasta scelta di libri per bambini e ragazzi da poter leggere insieme per affrontare il tema in maniera delicata, a seconda dell’età dei bambini che abbiamo di fronte.

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.” (Primo Levi)

27 gennaio: Giornata della Memoria

La Giornata della Memoria si celebra il 27 gennaio di ogni anno, così come stabilito dallo Stati Italiano con la Legge 211/2000, per ricordare la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, le persecuzioni degli ebrei, le deportazioni, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, mettendo a rischio della propria vita per salvare quella dei perseguitati.

La scelta di questa data è significativa, in quanto ricorda l’entrata delle truppe sovietiche nel campo di concentramento di Auschwitz, per liberarlo.

Molte sono le iniziative previste sul territorio italiano per questa ricorrenza. Tra tutte, ricordiamo le visite e gli incontri virtuali organizzati dal Memoriale della Shoah di Milano, realizzato sul Binario 21della Stazione Centrale di Milano dal quale partivano i treni piombati verso i campi di concentramento

Libri per bambini della Scuola Primaria

Da 5 anni: Vietato agli elefanti

Oggi al Club degli Animali si festeggia la Giornata del cucciolo. Ma se il tuo amico a quattro zampe è un piccolo elefante, può essere un problema: al Club sono ammessi gatti, cani, pesci… ma l’ingresso è vietato agli animali un po’ fuori dal comune. La soluzione è fondare un nuovo club… dove tutti sono i benvenuti! Un tenero albo illustrato che celebra il potere dell’amicizia e la gioia di avere un cucciolo.

Da 5 anni: Storia di Vera

Vera non riesce a capire perché è rinchiusa insieme alla sorella Teresa e alla mamma Shara in un enorme campo circondato da reti e pieno di soldati. Quando Teresa si ammala, Vera prova a chiedere aiuto ai militari, ma ottiene solo di essere presa in giro. Alla morte della sorellina, Vera inizia a sognare – ogni notte – di donare un pezzettino del suo grande cuore a quegli uomini che ne sono privi… e un giorno, al risveglio, i nazisti non ci sono più. Prefazione di Liliana Segre.

Da 6 anni: La portinaia Apollonia

Autunno 1943. Un bambino ebreo e una città occupata dai soldati tedeschi. Il padre non c’è. La madre lavora a casa e Daniel deve correre a fare la fila per comprare da mangiare. Ma è l’arcigna portinaia Apollonia, di sicuro una strega, a spaventarlo più di ogni cosa. Finché un giorno… Forse anche una strega può salvare un bambino? Superpremio Andersen 2005; The White ravens 2006.

Da 6 anni: L’albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini

Samuele Finzi e la sua famiglia vivono a Firenze, dove conducono una vita serena seguendo i precetti della tradizione ebraica. Nel giardino della loro casa c’è un vecchio olivo, nella cui cavità Sami ripone i suoi “tesori”. Ma con l’entrata in vigore delle leggi antiebraiche la vita dei Finzi cambia per sempre: i genitori devono abbandonare il lavoro, Sami la scuola e gli amici, gli zii emigrano. Le persecuzioni si fanno più intense e scoppia la guerra Dopo l’8 settembre 1943 i Finzi entrano in clandestinità. Il figlio viene nascosto in collina presso i nonni dell’amica Francesca. I genitori vengono arrestati. I tesori di Sami rimangono nell’olivo… Seguendo le vicissitudini di Sami e della sua famiglia, basate su eventi storici realmente accaduti tra il 1938 e la fine della Seconda guerra mondiale, i bambini possono conoscere che cosa accadde agli ebrei in Italia in quel periodo. L’appendice storico-documentaria aiuta a comprendere il significato della Shoah

Da 7 anni: Otto. Autobiografia di un orsacchiotto

Questa è la storia dell’orsetto Otto e di due bambini: tre compagni di gioco inseparabili che solo una stella gialla cucita sul petto e la crudeltà della guerra riuscì a dividere. Ma non per sempre, perché un giocattolo amato non si abbandona mai davvero. Per fortuna Otto ha imparato a scrivere a macchina e può raccontare la sua storia di amicizia perduta e ritrovata, perché in un’imbottitura c’è spazio per tantissimi ricordi…

Da 8 anni: Il violino di Auschwitz

Cicci ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: una vita bella e agiata, una famiglia che le vuole bene, tanti amici e una grande passione per la musica. Ma è ebrea e durante la guerra tutto cambia. Le rimarrà solo il suo violino, da cui non si separerà a nessun costo. Sarà proprio lui a raccontare, dopo un lungo silenzio, la lenta discesa di Cicci verso l’inferno del campo di concentramento di Auschwitz, dove sarà costretta a suonare per le SS. Scoprirà però che la musica rende liberi.

Da 8 anni: Anne Frank. Diario

Settant’anni fa usciva il “Diario” di Anne Frank. Il mondo scopriva il volto intimo dello sterminio nazista attraverso gli occhi di una ragazzina “qualunque”. E oggi, grazie allo sceneggiatore e regista Ari Folman e all’illustratore David Polonsky, le parole di Anne si trasformano in un graphic novel capace di conservarne la forza e di enfatizzarne la straordinaria qualità letteraria. Basandosi sull’unica edizione definitiva del Diario, autorizzata dall’Anne Frank Fonds fondata da Otto Frank, Folman e Polonsky ci consegnano, per mezzo di una prospettiva inedita, la voce di un’adolescente allegra e irriverente, che come ogni sua coetanea – di ieri, di oggi, di sempre – desidera soltanto scoprire un mondo che invece è costretta a sbirciare di nascosto.

Da 9 anni: Scolpitelo nel vostro cuore

“La memoria di Liliana Segre cerca il suo approdo nel presente. Le sue parole lo svelano: racconta di se stessa in guerra come una profuga, una clandestina, una rifugiata, una schiava lavoratrice. Usa espressioni della nostra contemporaneità affinché la testimonianza del passato sia un ponte per parlare dell’oggi. Qui e ora. E, interrogando il presente, Liliana indica quel futuro che solo i ragazzi in ascolto potranno, senza indifferenza e senza odio, disegnare, inventare, affermare.” (dall’Introduzione di Daniela Palumbo).

Da 9 anni: Le valigie di Auschwitz

Carlo, che adora guardare i treni e decide di usarli come nascondiglio; Hannah, che da quando hanno portato via suo fratello passa le notti a contare le stelle; Émeline, che non vuole la stella gialla cucita sul cappotto; Dawid, in fuga dal ghetto di Varsavia con il suo violino. Le storie di quattro ragazzini che, in un’Europa dilaniata dalle leggi razziali, vivono sulla loro pelle l’orrore della deportazione.

Da 10 anni: La stella di Andra e Tati

Quando anche gli ebrei italiani cominciano a essere deportati nei campi di concentramento nazisti, Andra e Tati sono solo due bambine. D’improvviso, si vedono strappare via tutto ciò che hanno; perfino la famiglia è travolta e straziata da eventi inspiegabili. Troppo piccole per capire, Andra e Tati si ritrovano sole e piene di paura. Il mondo comincia a cambiare e diventa un incubo, un’ombra minacciosa che si diffonde ovunque e a cui sembra impossibile sfuggire. Andra e Tati sono solo delle bambine, sì. Ma non smettono di sperare e di farsi coraggio a vicenda, unite e salvate dall’amore l’una per l’altra. Nell’era più buia della storia dell’umanità, la forza e la speranza sono le uniche armi per sopravvivere. Con le immagini originali del primo film d’animazione europeo sull’Olocausto, la commovente storia vera di due sorelline sopravvissute alla Shoah. Prefazione delle sorelle Andra e Tatiana Bucci.

Libri per ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado

Da 11 anni: Fino a quando la mia stella brillerà

La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo e Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l’unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi, ripeteva dentro di sé: finché io sarò viva, tu continuerai a brillare. Questa è la sua storia, per la prima volta raccontata in un libro dedicato ai ragazzi. Introduzione di Ferruccio de Bortoli.

Da 12 anni: L’uomo del treno

L’Orso e gli uomini che lavorano per lui alla falegnameria vedono tutti i giorni i treni tedeschi carichi di persone diretti ai campi di lavoro. Da qui, gira voce, non torneranno più. Decidono, allora, che non possono continuare a guardare passare i treni senza fare niente. Così sostituiscono uno dei vagoni tedeschi con uno costruito da loro. Ma la sorpresa è grande quando scoprono che proprio in quel vagone c’è un solo passeggero, l’unico che non voleva essere salvato… Con sé ha solo una valigia da cui non si separa mai e di cui rivelerà il contenuto solo arrivato al campo… In quel luogo la gioia andava nascosta come una vergogna. Nel campo era permesso solo il dolore.

Da 12 anni: Il bambino con il pigiama a righe

Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com’è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall’altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini.

Da 13 anni: Non restare indietro

Quel lunedì di gennaio in cui Francesco, protetto solo dal cappuccio della sua felpa, sale le scale a falcate di tre gradini e si infila appena in tempo nella III C della Scuola Nuova, non è un giorno come un altro. I suoi, senza neanche dirglielo, l’hanno iscritto a un viaggio. E non a uno qualunque, ma a un viaggio “per non dimenticare” in Polonia, ad Auschwitz. Ce la farà, ad affrontarlo? Cosa penseranno di lui i compagni di calcio e quelli della Vecchia Scuola? Cosa dirà Kappa, il suo migliore amico che si fa chiamare così – K. – perché è il tag con cui sta tappezzando i muri del quartiere? Tra grida di rabbia e momenti di spaesamento, tra partite di calcio e sere passate sulle panchine, tra domande sul senso della storia e altre sul senso della vita, Francesco dovrà entrare in contatto con le proprie emozioni e con quelle degli altri, e fare i conti con il suo dolore. Guardando nel buio più profondo del passato, questi ragazzi cercheranno un modo per immaginarsi grandi, insieme proveranno a capire e affrontare la Storia. Quella con la maiuscola, e quella che viviamo tutti i giorni: perché bisogna stare attenti se si vuole pensare al futuro – a non restare indietro.

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