I Problemi di Matematica nella Scuola Primaria

I problemi di matematica nella scuola… sono un problema! Sono spesso il punto critico nella didattica degli insegnanti e nell’apprendimento degli alunni.

Il problema, inteso come presentazione di una situazione problematica da risolvere, può essere utilizzato come spunto per accendere idee, proposte, riflessioni, confronti e discussioni. Il problema si trasforma così in un mezzo per l’apprendimento della matematica, partendo da situazioni reali e concrete di fronte alle quali porre gli alunni.

Problemi al centro

Problemi al centro. Matematica senza paura

L’obiettivo del libro è quello di supportare l’insegnante nel compito di favorire la costruzione di competenze significative, valorizzando i processi di pensiero degli allievi, così da prevenire anche la paura della matematica e favorire la costruzione di una visione adeguata della disciplina. Una strategia didattica potente, suggerita dalla ricerca e sperimentata in diversi percorsi di ricerca-azione, è quella di far lavorare i bambini con i problemi, ponendoli al centro dell’insegnamento.

L’innovazione è mettere il problema al centro dell’insegnamento/apprendimento della matematica. Per favorire un approccio matematico, è necessario trovarsi di fronte ad una situazione problematica significativa da tradurre in rappresentazioni matematiche per trovare le soluzioni più efficaci.

Il problema non ha nulla a che vedere con gli “esercizi” proposti ancora troppo spesso nelle scuole. L’esercizio abitua a riconoscere una struttura sempre uguale e ripetitiva, ad identificare discutibili parole chiave al fine di trovare una e una sola soluzione possibile. Ecco perché l’esercizio così proposto nulla ha a che vedere con un problema di vita quotidiana, nel quale ci possono essere differenti possibili soluzioni, tutte percorribili, tra le quali magari poter individuare quella più efficace e meno dispendiosa. In un problema così inteso importa il ragionamento o i ragionamenti che attorno ad esso ci si può fare.

L’esercizio, invece, mette in campo conoscenze già apprese con lo scopo di consolidarle.

Le caratteristiche di un buon problema

Una motivante e stimolante situazione problematica deve porsi in quella che viene definita la zona di sviluppo prossimale di Vygotskij. La situazione proposta non deve essere banale, da poter essere risolta facilmente applicando le conoscenze già in possesso, ma deve obbligare ad attivare nuove strategie. Deve mettere in moto attività di ricerca di possibili percorsi per arrivare alla soluzione, partendo da ciò che si conosce per spingersi un pochino oltre e arrivare a conclusioni e rimettere così in gioco il sapere. Allo stesso modo, la situazione non dev’essere troppo al di sopra delle possibilità degli alunni, altrimenti non riuscirebbero a mettere in campo le conoscenze in proprio possesso e attivare quei processi necessari alla risoluzione.

Problemi per crescere. Matematica senza paura

Una strategia didattica potente per costruire conoscenze e competenze è quella di dare ampio spazio all’attività con i problemi nell’insegnamento: in questo modo si favorisce anche la formazione di una visione adeguata della matematica e di un atteggiamento positivo verso questa disciplina. L’obiettivo del libro è quello di supportare l’insegnante in questo approccio, proponendo 50 problemi scelti proprio per le loro potenzialità a favorire processi di pensiero significativi e a costruire competenze. I problemi sono distribuiti in 4 percorsi descritti in modo dettagliato all’interno del volume: Introduzione all’idea di problema, Competenze linguistiche, Competenze di problem solving, Lavorare su conoscenze e abilità di base.

Comprensione del testo del problema

La prima difficoltà che si può incontrare nella risoluzione di una situazione problematica è nella comprensione del testo. Non per tutti gli alunni, infatti, il testo di un problema risulta facilmente comprensibile. Nel momento in cui consegniamo il testo di un problema da risolvere, dobbiamo assicurarci che sia chiaro per tutti. Ci sono spesso dei termini che necessitano di spiegazioni e rappresentazioni chiarificatrici.

Il testo del problema è un tipo di testo particolare, all’interno del quale si trovano parole specifiche, dati e richieste, esplicite o implicite. Soprattutto nel caso in cui si riscontrino negli alunni, o in alcuni di loro, difficoltà di comprensione, è necessario pensare ad un intervento specifico.

Problemi senza problemi. Attività di problem solving matematico nella Scuola primaria

II libro presenta un programma per sviluppare e potenziare le abilità di problem solving nella scuola primaria. Le attività proposte riguardano in particolare sei abilità: comprensione del testo, rappresentazione del problema, categorizzazione (ovvero la classificazione dello schema del problema), pianificazione delle procedure, monitoraggio e autovalutazione.

Problemi di matematica nella scuola con immagini

Una situazione problematica potrebbe non prevedere un testo scritto, ma essere presentata attraverso materiale concreto, attraverso un racconto orale, oppure attraverso immagini. Situazioni pratiche e concrete aiutano gli alunni ad avere strumenti e mezzi per procedere per tentativi ed ipotizzare soluzioni. Un racconto orale potrebbe agevolare alunni con difficoltà di decodifica del testo. L’utilizzo di immagini potrebbe essere uno strumento inclusivo e di facile accesso per tutti.

Un’ottimo esercizio a partire da questi problemi per immagini è quello di far scrivere il testo agli alunni. Questa particolare attività ribalta la situazione standard ed attiva negli alunni la ricerca di un linguaggio matematico adeguato alla situazione rappresentata. Fornisce modelli per future rappresentazioni a partire dal testo e va a supporto della comprensione di successivi testi. Le due abilità si potenziano così a vicenda, rendendo gli alunni più consapevoli.

Disfaproblemi. 90 esercizi per liberarsi dalla paura della matematica

Il Disfaproblemi è per tutti i bambini e i ragazzi che sono in difficoltà con i problemi di matematica e che per questo si sentono scoraggiati e delusi di se stessi. Propone una via alternativa per riuscire a dissipare le ansie e le paure trasformando i tradizionali problemi scolastici in giochi per immagini, ispirati ai sudoku e ad altri rompicapo. È rivolto a tutti, piccoli e grandi, perché l’intelligenza non ha età.

L’insegnante, conoscendo i propri alunni, può scegliere di volta in volta che tipologia di situazione problematica presentare. Va tenuto in considerazione che qualunque situazione può essere facilmente semplificata, modificando il campo numerico di riferimento oppure agendo sulle variabili. Qui troverete un motore di ricerca di problemi di matematica sviluppati da RMT (Rally Matematico Transalpino) un’associazione culturale il cui obiettivo è promuovere la risoluzione di problemi per migliorare l’apprendimento e l’insegnamento della matematica tramite un confronto fra classi e contribuire alla formazione degli insegnanti e alla ricerca in didattica della matematica tramite le sue analisi e i suoi dati raccolti nel campo della risoluzione di problemi.

Qui trovi attività sui numeri per una classe prima

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