Tante le domande sul momento della nanna per i nostri bambini. Tra queste, quando è il momento per spostarli nella loro cameretta montessori ovviamente, come gestire la routine serale, quale lettino scegliere.
Intanto, ogni bambino ha i suoi bisogni e i suoi tempi e vanno rispettati. Allo stesso modo, però, dobbiamo permettere al bambino di evolvere e crescere. Crescendo, i suoi bisogni cambiano e il compito del genitore è quello di accompagnarlo nel percorso di crescita verso l’autonomia. E l’autonomia nel dormire è una conquista molto importante per il bambino. Proprio il sonno consente un adeguato sviluppo, pertanto garantire al bambino le giuste ore di sonno in base all’età è fondamentale.
Routine per la nanna in cameretta montessori
Non sempre i bambini dormono fin da subito da soli. Capita spesso di dover insegnare loro ad addormentarsi. La prima cosa da tenere a mente è che i bambini sono molto abitudinari, non amano le soprese, si tranquillizzano se riescono a prevedere gli eventi. Ecco perché sono tanto importanti le routine. E soprattutto per una fase tanto delicata quanto quella dell’addormentamento è bene ripetere la stessa routine tutte le sere. Non significa dover impiegare molto tempo per mettere a letto il bambino, ma significa fare tutte le sere le stesse cose, nello stesso ordine, possibilmente allo stesso orario. Può essere anche una routine molto semplice come la nostra:
- cambiare il pannolino
- mettere il pigiama
- sacco nanna
- allattamento
- una ninna nanna o una canzoncina
- coccole e bacio della buonanotte
A seconda dell’età del bambino, la routine può e deve evolvere.
Oltre all’importanza della routine, è bene ricordare ai genitori di fare attenzione ai segnali di sonno del bambino. Bisogna sempre cercare di far addormentare il bambino ai primi segnali, senza aspettare che sia troppo stanco, altrimenti la fase dell’addormentamento potrebbe rivelarsi più faticosa.
back to menu ↑Sacco nanna
Nella nostra routine serale non potrebbe mancare il sacco nanna. Per entrambe le nostre bambine è stato l’unico modo per tenerle coperte durante la notte. Abbiamo notato che grazie al sacco nanna sono migliorate le notti e diminuiti i risvegli. Ce ne sono di tutti i tipi: con o senza piedini, con o senza maniche, più o meno pesanti, adatti ad ogni stagione. Noemi e Greta si trovano bene con sacchi nanna senza maniche e non troppo pesanti.
Sacco nanna
Culla Next to Me: lettino pratico e funzionale
Il processo verso l’autonomia è lungo, deve essere affrontato in maniera graduale, tenendo sempre ben presenti i bisogni e i tempi del bambino. In un primo momento, la necessità di mamme e bambino possono essere di assoluta vicinanza. A seconda delle idee dei genitori e del temperamento del neonato, si può far dormire il bambino nella carrozzina, nella culla, nel lettino o nel lettone con i genitori. Un’opzione che risulta un buon compromesso potrebbe essere una Next to Me, una culla adatta ai primi 6 mesi di vita del neonato, che permette una vicinanza con la mamma, in modo da favorire il contatto ma, allo stesso tempo, uno spazio dedicato al bambino.
Chicco Next2Me
Riduttore per Lettino
Personalmente, mi è sempre piaciuta l’idea della Next to Me ma, quando arriva un bambino, sono molti gli aspetti di cui farsi carico, non da ultimo il lato economico. Così, avendo ricevuto in regalo un lettino tradizionale, ci sembrava una spesa eccessiva una culla da poter utilizzare solo per qualche mese. Così, abbiamo optato per far dormire i primi mesi Noemi nella carrozzina per poi abituarla al lettino. Ma ci sembrava davvero troppo grande per lei, così abbiamo utilizzato un riduttore da lettino, comodo, utilizzabile anche in altri ambienti, facilmente trasportabile.
L’angolo della nanna nella cameretta montessori
Vi abbiamo già parlato dell’importanza di dedicare un angolo nella cameretta del vostro bambino per la lettura e uno spazio per le attività e il gioco. Oltre a questi, ovviamente, dobbiamo creare uno spazio per la nanna. Uno spazio che possa percepire come accogliente e rassicurante. Uno spazio facilmente modificabile, in modo che possa evolvere e modificarsi in base alla crescita e ai bisogni del vostro bambino.
Arredare una cameretta con i vari angoli permette al bambino di viverla anche durante la giornata per svolgere delle attività, fare dei giochi o leggere un libro. Questo consente al bambino di prendere confidenza con l’ambiente e, quando sarà pronto, viverla anche la notte nello spazio dedicato alla nanna.
back to menu ↑Quando spostare il bambino nella sua cameretta montessori
Moltissimi genitori, fin dalla gravidanza si chiedono quando sarà il momento di far dormire il bambino nella sua cameretta, ed iniziano il prima possibile ad allestirla per poterlo accogliere. L’OMS consiglia di far dormire il neonato nella stessa stanza dei genitori fino all’anno di età per la prevenzione alla SIDS. Come genitori, abbiamo deciso di seguire questa indicazione. Poi, per comodità, abbiamo atteso che Noemi dormisse tutta la notte, in camera con noi ma nel suo lettino, per tentare lo spostamento nella sua cameretta, verificando la sua reazione. Abbiamo fatto attenzione a non far coincidere lo spostamento con un altro importante cambiamento (quali, inserimento al nido, rientro al lavoro da parte della mamma, distacco dal ciuccio). A 14 mesi dormiva tutta la notte da qualche mese (con qualche piccolo risveglio gestito molto velocemente con il ciuccio), frequentava l’asilo nido con molta serenità, per cui abbiamo provato a metterla nella sua cameretta, spostando lì il lettino con le sbarre che utilizzava in camera nostra. Da quel momento, ha dormito tranquillamente lì.
Pali Lettino
Quindi 14 mesi è il momento ideale per spostare un bambino a dormire nella sua cameretta? Ovvio che no. L’osservazione del vostro bambino vi permette di capire quando possa essere il suo momento giusto. A noi premeva mettere Noemi nella sua cameretta prima dell’arrivo della sorellina, per paura che potesse svegliarla proprio ora che aveva trovato i suoi ritmi nel sonno.
Con Greta, la nostra seconda figlia, siamo a 11 mesi, ma ancora ben lontani dal poterla mettere in cameretta con la sorella. Non facciamo previsioni, ma lavoriamo ancora sul farla addormentare da sola, sulla gestione dei risvegli notturni, sull’osservazione e sull’accompagnamento ad una nanna che punti verso ad una maggiore autonomia.
back to menu ↑Il lettino Montessori
Sono tanti i passaggi che rendono possibile un graduale processo verso l’autonomia. Non può mancare un ragionamento sul tipo di lettino da scegliere.
Perché un lettino Montessori? Che caratteristiche ha?
Principalmente un lettino Montessori è basso in modo da permette al bambino di muoversi, salire e scendere in autonomia. C’è chi lo realizza semplicemente appoggiando il materasso direttamente sul pavimento, su un tappeto. Personalmente, per questioni di allergie, non amo molto questa soluzione.
Ci sono sul mercato delle soluzioni davvero accattivanti, quasi da favola, di design e moderne. La scelta è molto ampia e variegata. Il consiglio è quello di scegliere un legno naturale, una struttura semplice ma funzionale.
Letto & casa in legno stile scandinavo nordico
Un’alternativa decisamente più economica, funzionale, ma esteticamente meno affascinante, è il Lettino IKEA SINGLAR. Noi abbiamo optato per questa scelta. Noemi, dall’età di 2 anni dorme qui, salendo e scendendo in totale autonomia. Per chi volesse utilizzarlo anche prima, è sufficiente tagliare le gambe in modo che il bambino vi abbia accesso serenamente.
[…] Lunga vita. Il lettino può essere utilizzato dalla nascita del piccolo, fino a quando raggiunge i 15 kg ed è quindi possibile spostarlo in un lettino. […]